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Nutrizione oncologica durante il trattamento di carcinoma mammario

Dopo una diagnosi di carcinoma mammario, molte donne mi chiedono spesso se sia necessario rivalutare anche il loro comportamento a tavola.

La risposta è sì, una dieta sana influisce positivamente sul sistema immunitario apportando miglioramenti significativi al nostro organismo.

Quando una donna si trova ad affrontare il tumore al seno, il suo corpo cambia in seguito ad un intervento chirurgico, alle terapie farmacologiche e alla menopausa indotta.

La chemioterapia, ad esempio, può causare nausea e vomito, dolori allo stomaco o alla bocca e spesso il momento dei pasti è vissuto con particolare ansia.
In questo caso, un’alimentazione sana ed equilibrata può aiutare la paziente a sentirsi meglio e a garantirle i nutrienti giusti per affrontare la debolezza o la perdita di peso.

Confrontarsi con una diagnosi di tumore al seno si provano emozioni intense, di incredulità, smarrimento, d'impotenza e di perdita di controllo, di rabbia e di incertezze per il timore del presente e del futuro.
In questo clima di tensione, molte donne soffrono di inappetenza o di fame nervosa.

In alcuni casi il cibo diventa infatti un rifugio portando così ad un maggiore rilassamento alimentare.

Cercare di nutrirsi in modo corretto è fondamentale anche quando è già insorta una patologia tumorale. La corretta alimentazione può diventare complementare alle terapie oncologiche, per aiutare il paziente a sentirsi meglio, limitando gli effetti collaterali delle cure e la possibilità di recidive.

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La selezione degli alimenti, insieme alla loro distribuzione nel corso della giornata, influisce sul modo in cui il paziente può:
    •    affrontare la malattia;
    •    fronteggiare gli effetti collaterali delle cure;
    •    contrastare la crescita o la ricomparsa del tumore.

Occorre fare il possibile per seguire una dieta bilanciata al fine di:
    •    recuperare le forze;
    •    affrontare meglio le terapie;
    •    ottimizzare l’effetto dei farmaci;
    •    combattere le infezioni;
    •    far funzionare al meglio il sistema immunitario.

[Fonte: AIRC]
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Gli alimenti da preferire
• Cereali in chicco integrali ben cotti o pasta di semola di grano duro, meglio se integrale;
• Creme di legumi o legumi ben cotti, scegliendo quelli decorticati o utilizzando il passaverdure;
• Pesce, meglio se azzurro, per l’elevato contenuto di grassi omega-3 ad azione anti-infiammatoria;
• Verdure di stagione;
• Pane di semola di grano duro.

Gli alimenti da limitare fortemente
• Carni rosse e carni lavorate (salumi, insaccati);
• Formaggi a elevato contenuto di grassi;
• Latte vaccino;
• Zuccheri e cibi a base di farine raffinate o altri amidi ad alto indice glicemico, quali patate e mais;
• Fibre di cereali, specie se indurite dalla cottura al forno (pane integrale e pizza, alimenti grezzi), perché possono produrre irritazioni meccaniche.

Sono frequenti alcuni effetti collaterali sgradevoli nel corso delle terapie oncologiche tra i quali alterazioni del gusto, infiammazioni, forti nausee e vomito o problemi intestinali gravi (stipsi o diarrea) che possono rendere davvero complicato nutrirsi.
 
Di seguito alcune indicazioni per particolari disagi

Nausea e vomito
In caso di nausea e vomito la soluzione migliore è mangiare poco e spesso, affinché lo stomaco non resti mai vuoto, spezzando i tre pasti principali in sei-otto spuntini al giorno.
E’ ideale scegliere cibi secchi, come pane, gallette e cereali integrali ed evitare invece fritti o cibi caratterizzati da un forte odore, cibi e bevande dolci e proteine animali.

Calo dell’appetito o alterazioni del gusto
A volte una breve passeggiata (anche solo di 10 minuti) un'ora prima dei pasti può aiutare a farsi tornare un po' d'appetito.

Stipsi
La stipsi può essere causata dai farmaci chemioterapici e antidolorifici o da insufficiente attività fisica.  E’ consigliato optare per cibi ricchi di fibre, come cereali integrali, verdura e frutta con la buccia, ma senza esagerare con cibi che favoriscono la formazione di gas, come legumi, broccoli e cipolle, che si possono mangiare a piccole dosi facendone delle creme.
Un buon rimedio è rappresentato anche dalle bevande quali tè e succhi di frutta (meglio se alla prugna).

Diarrea
Oltre alla stitichezza, le cure antitumorali possono indurre anche il problema opposto, ovvero la diarrea, che provoca disidratazione, perdita di peso, debolezza e scarso appetito. È  consigliato bere acqua minerale naturale, tisane e tè deteinati senza aggiunta di dolcificanti e mantenuti a temperatura ambiente. Fra gli alimenti, sono da considerare quelli che contengono sodio e potassio, per esempio banane e albicocche (anche essicate),
patate, carote, zucca, pesce azzurro, carni bianche, yougurt naturale (anche di soia).

Infiammazione delle mucose
In caso di uno stato infiammatorio del cavo orale è consigliato evitare cibi che richiedono una masticazione faticosa, come quelli più asciutti e che tendono a impastare la bocca (crackers, grissini e affini).
Da preferire invece cereali integrali e legumi (lenticchie rosse e legumi interi) sotto forma di crema, riso integrale, verdura verde, pesce azzurro, frutta secca non salata, soia e olio extravergine di oliva.
Le cure possono provocare un sapore cattivo in bocca, amaro o metallico: sorseggiare dell'acqua con qualche goccia di limone può contribuire a eliminare questa sensazione.

Molte persone sono preoccupate da questo cambiamento alimentare e, di conseguenza, delle proprie abitudini di vita.
Quello che vi posso dire è : “Non spaventatevi!”
Il mio impegno è quello di elaborare un’alimentazione specifica, un percorso fatto di piccoli passi e alcuni compromessi
per favorire il processo di guarigione ma anche per vivere meglio durante il periodo in cui si viene sottoposti al trattamento chemioterapico.

Ti aspetto a Milano, nello studio di Via Ruggero Boscovich o Via Ciro Menotti.

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Un'alimentazione adeguata aiuta ad affrontare i malesseri provocati dal tumore

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