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La menopausa tra metabolismo rallentato e calcio carente

Le donne sono soggette, nel corso della propria vita, a momenti fisiologici diversi, caratterizzati da andamenti ormonali completamente differenti e fabbisogni nutrizionali sempre più personalizzati.

Una fase davvero delicata, sia dal punto di vista funzionale che psicologica, è la menopausa, chiamata così per la prima volta dal medico francese Gardanne nel 1821.

La menopausa

La menopausa è un momento fisiologico e di cambiamento della vita della donna, che coincide con il termine della sua fertilità. In genere si verifica tra 45 e 55 anni, ma non sono rare menopause precoci o tardive.

Le ovaie cessano la loro attività, diminuisce nel sangue la concentrazione di estrogeni e questo può provocare alcuni disturbi e sintomi, sia di natura neurovegetativa (vampate di calore, sudorazioni profuse, palpitazioni e tachicardia, sbalzi della pressione arteriosa, disturbi del sonno, vertigini, secchezza vaginale e prurito genitale), sia di natura psico affettiva (irritabilità, umore instabile, affaticamento, ansia, demotivazione, disturbi della concentrazione e della memoria, diminuzione del desiderio sessuale).

Le conseguenze più importanti del calo degli estrogeni sono:

  1. l’aumento del rischio cardiovascolare;
  2. le patologie osteoarticolari, in particolare l’aumento dell’incidenza dell’osteoporosi.

Menopausa: come cambia il metabolismo

Altra conseguenza è l'aumento di peso corporeo che si verifica in misura variabile in tutte le donne in menopausa e rappresenta un problema in più del 50% delle donne oltre i 50 anni.

La carenza estrogenica condiziona, insieme all’età, un rallentamento del metabolismo in generale e aumenta l’appetito con una distribuzione del grasso corporeo “a mela”, cioè a livello della cintura, una sede tipica del sesso maschile, che comporta maggior rischio cardio - vascolare.

La donna in menopausa assume una conformazione di tipo “androide”, tipica dell'uomo.
Inoltre, evidenze scientifiche dicono di un aumento di peso da 0,5- 0,7 kg di peso corporeo all'anno.

“Mangio di meno ma ingrasso lo stesso!” è l'affermazione più usata dalle donne che si avvicinano alla menopausa.

Nelle donne, gli ormoni sessuali, regolano l’appetito, il comportamento alimentare e il
metabolismo energetico; ad esempio, gli estrogeni inibiscono l'assunzione di cibo, mentre il progesterone e il testosterone possono stimolare l’appetito.
Quindi la carenza estrogenica determina insieme al rallentamento del metabolismo un aumento di peso corporeo a livello localizzato.

Il rallentamento del metabolismo energetico, dipende dall'età e dalla riduzione della massa magra e aumento della massa grassa.

La perdita di peso, rappresenta in questa fase , uno strumento di prevenzione per la salute della donna e anche una terapia per alleviare i sintomi e i disturbi della menopausa.

Raccomandazioni alimentari

E' possibile intervenire attraverso un regime dietetico controllato.
Una dieta varia ed equilibrata, rappresenta un'ottima strategia per ridurre i rischi associati
all'aumento di peso in questa fase di cambiamento.

E' necessario seguire una dieta a basso contenuto calorico:

  • ricca di frutta e verdura;
  • prediligere carboidrati non raffinati o cereali;
  • preferire proteine e grassi di origine vegetale rispetto a quelli animali;
  • aumentare l'apporto di fibre per facilitare il senso di sazietà e il transito intestinale;
  • ottimizzare l'attività fisica e il movimento per accelerare il metabolismo.


È importante ridurre:

  • bevande alcoliche , zuccherate e gassate;
  • dolciumi;
  • ridurre l'apporto di sale e idratarsi correttamente;
  • evitare alimenti ricchi di grassi saturi perchè innalzano il colesterolo.

Inoltre in menopausa è importante coprire il fabbisogno di vitamine e minerali quali:

  • calcio e vitamina D per prevenire il rischio di osteoporosi;
  • selenio e zinco per la salute di unghie e capelli;
  • Vitamica C, polifenoli e antiossidanti per contrastare lo stress ossidativo dei radicali liberi.

Questi consigli vanno integrati in un piano alimentare personalizzato tenendo in considerazione:

  • quantità dei pasti;
  • qualità alimentare;
  • distribuzione degli alimenti nell'arco della giornata e della settimana;
  • esigenze nutrizionali e stile di vita;
  • perdita di peso a livello localizzato.

Nutrirsi correttamente migliora il benessere psico-fisico della donna, in questa fase di cambiamento ormonale.

La dieta in menopausa non deve essere gestita “drasticamente” nella conta delle calorie, ma deve essere curata e adeguata qualitativamente al nostro corpo che cambia per favorire l’abitudine ad un regime dietetico corretto: sano, bilanciato, vario e soprattutto adatto alle esigenze di ogni donna.

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La dieta in menopausa non deve essere gestita “drasticamente” nella conta delle calorie, ma deve favorire un regime dietetico sano, bilanciato, vario e soprattutto adatto alle esigenze di ogni donna.

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