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La dieta può migliorare la sindrome dell'ovaio policistico?

La sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) è una sindrome endocrino metabolica molto frequente nelle donne in età fertile.

La PCOS è caratterizzata dall’ingrossamento delle ovaie, dalla presenza di cisti ovariche multiple e da alterazioni di tipo endocrino e metabolico
e viene tutt’oggi considerata come una delle più comuni cause di infertilità nella donna.

Obesità e sovrappeso sono spesso associate a questa condizione, motivo per il quale una corretta alimentazione a basso indice glicemico
può essere considerata una vera terapia per regolarizzare il ciclo mestruale e la fertilità.

La dieta permette di ottenere:

  • miglioramento dell’insulino-resistenza;
  • riduzione del peso corporeo;
  • diminuzione dei livelli di colesterolo e trigliceridi;
  • riduzione del peso e della circonferenza vita;
  • scomparsa dell’acne;
  • miglioramento dell’irsutismo e dell’alopecia;
  • cicli più frequentemente ovulatori;
  • minor rischio di aborto.

Sindrome dell’ovaio policistico: consigli alimentari

Il piano alimentare a indice glicemico controllato prevede:

- Riso e pasta integrali, preferendo la cottura al dente;
- Cereali integrali (orzo, farro, kamut, quinoa);
- 3-5 porzioni di verdura e frutta al giorno: meglio evitare quella ricca in zuccheri come banane, cachi, fichi, uva, ma anche frutta disidratata e sciroppata
- Legumi, almeno 3-4 volte a settimana;
- Pesce e carne scelta nelle parti più magre di manzo, vitello, pollo, coniglio, tacchino, lonza di maiale.
   Meglio preferire la cottura a vapore, alla griglia o al forno.
- Due uova la settimana, cucinate alla coque o sode (comprendendo il loro utilizzo per la preparazione di altri piatti).

Da aggiungere che nella terapia dietetica delle donne con PCOS dovrebbe esserci una maggiore assunzione di acido folico, vitamine D e C, cobalamina
(Vitamina B12), fibre alimentari, calcio e zinco.

Attività sportiva

Non esiste in assoluto uno sport ideale per chi soffre di PCOS. Tuttavia, per essere un utile coadiuvante,
l’attività motoria deve essere fatta con la frequenza adeguata (minimo 3 volte a settimana)
e con un’intensità tale da indurre una modesta sudorazione.

E’ comunque sempre meglio rivolgersi ad esperti che possano individuare quale sia l’attività adeguata ad ogni singolo individuo
sia per quanto riguarda l’efficacia dell’attività stessa, sia per quanto riguarda le inclinazioni e le potenzialità della persona.

L’argomento Pcos è molto vasto e non si esaurisce con un articolo, se avete dubbi e domande o per l’elaborazione di un piano alimentare specifico,
scrivetemi o contattatemi, vi risponderò con piacere.

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