mestruazioni irregolari, eccesso di androgeni (ormoni maschili), ovaie policistiche, visibili attraverso un’ecografia ovarica, pelvica o ancora meglio transvaginale.
Complicanze
La sindrome dell’ovaio policistico si può inoltre associare al sovrappeso e all’obesità, predisponendo la donna a diverse malattie come il diabete di tipo 2, pressione sanguigna alta, colesterolo alto, sindrome metabolica con rischio di malattie cardiovascolari, infiammazione del fegato, infertilità, apnea notturna, depressione e ansia, saanguinamento uterino anomalo, neoplasia del rivestimento uterino, diabete gestazionale o pressione alta in gravidanza.
Terapia
Il trattamento della sindrome dell’ovaio policistico prevede sia terapie comportamentali sia farmacologiche, che agiranno in sinergia per combattere le complicanze come l’infertilità, irsutismo, acne o l’obesità.
Cambiare stile di vita
Una dieta ipocalorica, ricca di fibre e povera di zuccheri semplici, combinata con esercizio fisico aerobico moderato, ma quotidiano, riducono l’insulino-resistenza e migliorano l’assetto ormonale.
Nel caso della sindrome dell'ovaio policistico è stato dimostrato infatti che, il calo ponderale fino al conseguimento del normopeso, migliori le funzioni fisiologiche e il ripristino del ciclo mestruale oltre che al miglioramento di tutte le comorbilità legate a questa sindrome (metaboliche, riproduttive, psicologiche e sessuali).
E' possibile prevenire e migliorare l'insulino-resistenza attraverso le seguenti strategie:
- Mantenere un corretto peso corporeo;
- Seguire un'alimentazione sana e bilanciata;
- Mantenere uno stile di vita attivo;
- Promuovere il consumo di cereali integrali;
- Ridurre l'apporto di zuccheri giornaliero al di sotto del 15% dell’introito calorico totale;
- Aumentare il consumo di fibre promuovendo il consumo di legumi;
- Variare le fonti proteiche animali e vegetali;
- Garantire un giusto apporto di omega-3;
- Evitare picchi glicemici in giornata che si verificano soprattutto quando passa molto tempo tra i pasti principali o quando si effettuano piccoli sgarri quotidiani a base zuccherina.
In conclusione, nella pazienti con sindrome dell’ovaio policistico, con particolare attenzione nelle donne alla ricerca o nel periodo della gravidanza, è consigliato un calo ponderale con una dieta equilibrata, per assicurare così un sano ambiente intrauterino al futuro nascituro.
Qualora soffrissi di questa patologia e fossi interessato a migliorare la tua alimentazione o a ridurre il grasso corporeo ti invito a contattarmi per una prima consulenza.
Ti aspetto a Milano, nello studio di Via Ruggero Boscovich o Via Ciro Menotti.
Grazie per aver letto questo articolo! Se ti è piaciuto, ti invito a seguirmi sulle mie pagine social. Mi trovi su instagram come @nutrizionista_rosatalarico oppure su Facebook alla pagina Dott.ssa Rosa Talarico Biologa Nutrizionista.